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Un blog su GNU/linux e cavolate

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I migliori prodotti “linux inside”

Posted by epaminonda su 10 Maggio 2007

Ovvero il governo italiano ha deciso di applicare il programma della legge di Murphy.

Leggo ultimamente della vicenda governo-Microzozz. A parte la tristezza della questione e dell’unilateralismo che ci ha abituati il governo (ogni ministro fa quello che gli pare, a dispetto dei cittadini), si delinea una miopia assoluta. In Piemonte nascerà il polo per i dispositivi embedded, naturalmente l’azienda di Redmond, forte dell’accordo, farà di tutto perché gli studenti conoscano Windows Mobile e solo quello. Vediamo invece che GNU/Linux vanta esempi di eccellenza in questo campo.

TiVo

Il videoregistratore dei sogni, vincitore di numerosi premi.

Naturalmente il mercato dei media box è ancora fortemente immaturo, ma già uno su tre sono TiVo. Non in vendita in Italia, ma famosissimo negli Stati Uniti.

Tom Tom

Non lo avreste mai creduto? Ormai è talmente popolare che quasi nessuno dice “navigatore satellitare”, ma cita direttamente “tom tom”. Così talvolta si dice «Hai preso il tom tom» o «Mi compro il tom tom».

Questo utilissimo prodotto viene spinto da GNU/Linux, naturalmente.

Lottomatica

Anche se sono contrario al gioco d’azzardo e al lotto, devo dire che queste macchinette sono utilissime quando devi ricaricare il cellulare o pagare il bollo.

Ho visto il riavvio di una di queste macchine. Mi pare di aver letto Fedora, ma non ci giurerei.

One Laptop Per Child

Visionario progetto del Mit e di Negroponte. Dare l’opportunità a tanti bambini di avere accesso alla tecnologia. Molti diranno che a questi bambini servono altre cose. Questo non è esattamente vero, perché vivere nel terzo mondo non significa morire automaticamente di fame. Si fa una vita modesta, ma sono paesi normali. C’è la fame dove c’è la guerra, non dove c’è la pace.

Altri prodotti

Ci sarà a breve il Neo 1973, altrimenti detto Open Moko. Sarà una rivoluzione, perché finalmente il cellulare farà quello che gli dici tu e non quello che gli dicono di fare i gestori telefonici. Come cellulare esiste anche il Nokia 770 e il Nokia N800.

Che dire poi del meraviglioso Game Park 2, una console nel cui sangue scorre il kernel del pinguino. E dei tantissimi media player portatili in cui si scorge Qtopia. Naturalmente non c’è scritto da nessuna parte linux, perché stranamente non si ha interesse a pubblicizzare la cosa. Le strane leggi del marketing!

Conclusioni

Ottima mossa M$. Hai dato l’elemosima a dei bambini sprovveduti (Mussi e Nicolais) per bloccare il mercato embedded. Ora all’Univerità studieranno solo i tuoi prodotti, in barba alle tante aziende italiane che sviluppano tali sistemi. Ora ditte come Koan avranno le gambe tagliate.

“Subdolo il governo si avvicina travestito da piscina, traboccante di analcolico biondo”

Supergiovane – Elio e le storie tese

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Posted by epaminonda su 3 Maggio 2007

Ovvero dovere morale!

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E Rivera facci un gol!

Posted by epaminonda su 2 Maggio 2007

Ovvero in Italia è vietato criticare, parlare e pensare.

Cosa ha detto Rivera di tanto sconvolgente? Sono bombe? Perché i padroni segretari generali di CGIL CISL UIL, Gaspare Melchiorre e Baldassarre, lo hanno scaricato?

Potrei inventarmi la storiella che la mia libertà finisce dove inizia quella di un altro, impastarla con le paroline magiche “tolleranza” e “rispetto”, impormi il politicamente corretto, ma non coglierei nel segno. Non lo voglio fare, non posso farlo! Allora mi invento la favoletta degli orsetti sporcaccioni.

Gli orsetti sporcaccioni

C’era una volta un villaggio popolato di orsacchiotti paffutelli e pelosi. Il villaggio si chiamava Ceppalopoli. Tutto intorno c’erano tanti cespugli di bacche dolcissime, ma che avevano un effetto collaterale: distruggevano i neuroni e provocavano diarree intense e meteorismo.

Gli orsetti avevano imparato a convivere con i rumori intestinali. Parlavano e parlavano, per coprire il momento in cui dovevano sganciare quella grossa. Alla puzza si erano abituati. Le loro mutande erano per questo motivo un gradiente marroncino-rosso, segno delle frequenti sgommate.

Un giorno arrivarono dei coniglietti nel villaggio, perché gli orsi non avevano la voglia di lavorare, dovevano governare il paese, insomma. Ai conigli fecero dei contratti co.co.co. e interinali e dissero loro che se volevano, potevano fare anche la festa del primo maggio, a condizione che non rompessero troppo.

Avvenne che, proprio il primo maggio, la puzza divenne insopportabile. I coniglietti erano stati da anni sfruttati, uccisi, messi in concorrenza tra loro, era stato negato loro ogni diritto, anzi ogni giorno che passava diveniva vietato ogni cosa, anche fumarsi l’erbetta dell’amicizia. E c’erano anche coniglietti che avevano iniziato a mangiare le bacche. Però gli orsi facevano tanto i moralisti, ma poi sniffavano la cocaina e andavano a transessuali, ma questa è un’altra storia.

Allora salì sul palco un coniglietto e si mise a dire quelle cose che tutti i coniglietti pensavano. Disse che la puzza era perché gli orsi non si pulivano il sedere quando la facevano e non avevano la creanza di prendere qualche medicina per il meteorismo. Che cosa fecero allora gli orsi? Pubblicarono sui vari “corrierre del bosco” che loro erano loro e gli altri non erano un {azzo!

Non ce la faccio più!

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Presentato il nuovo logo di linux!

Posted by epaminonda su 1 aprile 2007

In vista di una imminente uscita della versione 3.0 (come si mormora nella mailing list del kernel) è stato presentato il nuovo logo che sostituirà il pinguino.

Il nuovo logo

Questo simpatico orsetto rappresenta una continuità con il passato. Da notare che il clima rigido viene mostrato tramite l’abbigliamento pesante, che sta a significare anche la “copertura” contro eventuali attacchi informatici.

Non manca neanche il significato più importante, il senso del dono del software libero, mostrato in primo piano.

Maggiori informazioni qui, wikipedia giapponese. C’è tutta la storia. Se non sapete il giapponese, allora seguite il link al lato della pagina stessa che porta ad una scarna pagina in italiano.

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Perché l’open source è meglio.

Posted by epaminonda su 26 marzo 2007

Ovvero se qualcuno ti dà le caramelle, e non sei un bambino, ti vuole…

Ho letto una notizia su ossblog. C’era un programmino veramente molto interessante. L’ho scaricato e l’ho compilato (facile è python!) e l’ho provato.

Questo è il prologo dell’argomento. Nonostante c’entri, per il fatto che immediatamente mi è stato reso disponibile un programma, volevo parlare di altro. Di standard.

Nei sorgenti l’occhio mi è caduto sull’estensione di un’icona, un svg. Allora sono andato a vedere l’implementazione di IE (che molti si ostinano a chiamare browser) tramite wikipedia. Solo tramite plug-in. Ed è uno standard web!!!

E chi te lo fa il plug-in? Adobe. Ma svg è in concorrenza con flash. E Adobe che se ne è accorta, interromperà il supporto per IE.

Svg è in grado di fare grafica ad altissimi livelli. Inkscape è un esempio chiarissimo di free software che compete con blasonati programmi commerciali. E usa il formato preso in esame. Ma può fare tante altre cose! Per esempio in congiunzione con javascript si possono programmare anche giochini. Alla faccia del flash.

Ora, se tutti usassimo firefox, il web sarebbe migliore. Si sarebbe rapidamente giunti ai css3, senza aspettare Microsoft. Poi non ci sarebbero più gif, ma un formato vettoriale per un web più fruibile e leggero.

Forse, mi direte, ma M$ sta così in alto per l’eccellenza del suo software. No cari, vi sbagliate. Quello che sta succedendo è che la casa di Redmond sta rallentando tutto. I suoi protocolli chiusi non sono innovativi, come dice la stessa UE. M$ è solo marketing. Word non è usabile, IE è una ciofeca, Vista è una brutta copia di MacOs X. Questo è il mio pensiero, il blog è mio, e se volete trollare, state lontani.

Io sto con la mia Ubuntu box. Mi guardo felice il web con Firefox. Scrivo le mie cose con Open Office – o con Abiword 😉 – ed esploro continuamente nuove cose. Ultimamente ho trovato Promogest, un gestionale completo per le imprese. Cioè usando il software libero non sono morto, anzi sto usando veramente il computer.

Gli standard aperti sono l’unica scelta per mantenere la libertà e migliorare la vita. Fate le vostre scelte consapevolmente.

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TG1 ore 13:30: italiani spreconi d’acqua.

Posted by epaminonda su 22 marzo 2007

Ovvero disinformazione e giornalismo del pettegolezzo.

Ovvero ma vaffancuore.

Leggo da un portale di edilizia, i cui dati non li ho personalmente verificati, ma sono in un certo senso ragionevoli, che il maggior consumo di acqua potabile lo fanno l’agricoltura e l’industria. Ai poveri cittadini rimane il 9,5%. Che cosa vuol dire questo? Che il problema non è il rubinetto che perde.

Il problema reale in Italia sono gli impianti industriali e l’agricoltura. Non perché è meglio tornare all’età della pietra, ma perché i processi produttivi in Italia sono rimasti agli anni 50. Volendo andare più in fondo non c’è uno sbocco alla ricerca. Il problema dei problemi del nostro paese.

Quindi mettere tariffe più alte per l’acqua in casa non serve a nulla. Non si può comprimere un consumo che è quasi irrilevante. Per di più non ha senso privatizzare l’acqua in Italia, oltre che immorale. Gli impianti di captazione e le condotte sono state pagate con le nostre tasse e le società private non mi pare stiano facendo alcuna manutenzione e non stanno facendo alcun investimento. Se non è stata mai fatta manutenzione è perché abbiamo avuto dei delinquenti come amministratori pubblici. Così per ovviare chiudiamo bene i rubinetti. Non dell’acqua, cosa avete capito. Dei quattrini.

Mi viene da pensare male. Sarà che ho ragione.

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Pmwiki

Posted by epaminonda su 20 marzo 2007

Ovvero come ho imparato ad amare l’amministrazione di un sito e non aver paura di un wiki.

Amministrare un sito gestito da mediawiki può essere molto complicato. Proporlo per un sito in cui viene richiesta la collaborazione tra una decina di persone, digune di informatica ma con esigenze ben precise (facilità d’uso e collaborazione), può voler dire infinite ore di creazione di template e di settaggi. I siti che lo utilizzano in rete sono perlopiù gestiti da un gruppo di admin, che si suddividono il lavoro. Wikipedia per esempio ha centinaia di persone capaci. Eppoi bisognerebbe avere accesso ad un database, cosa non sempre possibile con profili di hosting economici.

Nelle mie peregrinazioni attraverso la rete, fatto la conoscenza di un engine wiki che sembra perfetto:

  • Flat file database. Cioè che non necessita di un database come mysql. Meno sbattimenti.
  • Tecnologie standard: php, css, xhtml. Praticamente quasi nulla da imparare.
  • Facilità di gestione.
  • Struttura semplificata.
  • Centinaia di add-on.
  • GPL. Non  Gas petrolio liquefatto ma General Public License. Grazie Mr. Stallman.

Il sito del progetto presenta già una versione funzionante. Non fatevi ingannare dall’aspetto, forse un po’ vecchio stile, pmwiki può essere rivestito in modi meravigliosi (qui qui e qui). Infatti ho parlato di xhtml e css.

Negli esempi qui sopra vi ho portato verso siti commerciali. Vi chiedo scusa, ma non è per pubblicità, piuttosto per mostrarvi come pmwiki non è un progetto di ragazzini brufolosi. Attualmente è in continuo sviluppo e ben supportato da una piccola comunità attorno ad un signore, Patrick Michaud, americano di Corpus Christi, pioniere di internet e pumpking di perl e precursore dei coke-mentos guys.

Purtroppo la lingua italiana non è molto ben supportata per ora, forse dovrò mettermi ad aiutare i ragazzi che la curano. E purtroppo l’amministrazione di un sito deve essere ancora fatta attraverso ftp, ma ha un certo fascino. Purtroppo i temi disponibili sul sito fanno un po’ schifo, quindi è d’obbligo farsene uno (cosa molto semplice però).  Però resta un gran bel CMS, la soluzione ideale per una piccola comunità.

Vi ho detto che pmwiki può essere usato in una intranet come PIM (calendari condivisi, rubriche…)? 😛

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La forza della pubblicità!

Posted by epaminonda su 15 marzo 2007

State fremendo per scoprire il mistero?

Ecco è un gigantesco cartellone pubblicitario. Mi hanno fatto notare in un altro blog che mancava un pezzo d’ala, ed è vero.

Nient’altro che pubblicità di un mobilificio!

L’aereo misterioso

L’immagine è un po’ piccola, ma è quella che ho preso dal sito dell’azienda.

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Progetto “telescopio from scratch”

Posted by epaminonda su 13 marzo 2007

Sto iniziando con un mio amico il progetto per creare un telescopio di buone dimensioni (specchio di 30 cm di diametro) pilotato attraverso il computer.

Quello che abbiamo:

  • abbondanza di motorini stepper presi da vecchie stampanti
  • circuteria varia
  • vetri e istruzioni prese da una vecchia enciclopedia
  • un sistema operativo eccezionale
  • documentazione varia presa da internet

Innanzitutto abbiamo capito come funzionano questi motorini passo-passo. Con un trimmer e un integrato li abbiamo già fatti camminare, appoggiandoci all’hardware di una vecchia stampante. Non abbiamo fatto altro che inviare impulsi al circuito e ha iniziato a girare.

Ora dovrei scrivere un programma, magari in python, per far inviare gli impulsi dall’elaboratore. La porta parallela sarebbe l’interfaccia ideale, ma purtroppo questa sta diventando obsoleta, per cui dovrei usare l’usb e dovremmo creare l’interfaccia hardware tra un sistema seriale e un sistema parallelo, qual è il sistema di comando del telescopio. Mi aspetto suggerimenti.

Naturalmente sarebbe solo sfoggio tecnico se non lo integrassimo con un programma. Vorrei usare Kstar, che già può interfacciarsi con telescopi INDI, ma non ho molte informazioni al riguardo.

Comunque tutti i consigli sono utili e ben accetti.

Continua…?

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Volare, oh oh!

Posted by epaminonda su 13 marzo 2007

Ora passiamo alla parte seconda. Come vi avevo promesso, vi darò più indizi.

L’oggetto misterioso si trova in Italia, precisamente in questa posizione.

Poi l’oggetto si trova a terra, non è in volo.

È un oggetto reale, non una pittura o una disposizione di oggetti.

Infine non è opera di alieni o di super sayan.

Ah, i commenti sono gratuiti, non li dovete pagare! 😀

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